Il Paesaggio dell'Architetto  2019 - 2020

Il Paesaggio dell’Architetto

 Il progetto vede nell’idea di paesaggio costruito l’elemento cardine del proprio divenire.

 Il rapporto natura/struttura implica un ambiente, un contesto che definisco“paesaggio” all’interno del quale si configura,  esiste, si rappresenta in un’area materialmente bi-dimensionata; tale rapporto  si propone quale immagine.

Il paesaggio si distingue come contenitore e matrice nel contempo del dialogo tra la struttura portante dell’uomo e la struttura portante dello stabile.

Il paesaggio è l’humus  nel quale cresce e si evolve la materia architettonica dell’uomo ovvero la sua “casa”.

La casa è la proiezione materiale necessaria all’uomo per darsi stabilità.

 L’uomo è “stabile” e materia in quanto essere dotato di fondamenta  come la casa che abita nel paesaggio.

Intendo quindi con paesaggio architettonico un contesto estetico non realistico,  che susciti idee di luoghi nei quali collocare elementi che creino realtà non apparenti.

Il segno, che definisco tipoide, è una immagine e si rivela, in sintesi, un grafema che racconta di se stesso e di eventi che si succedono in un contesto fisicamente  bidimensionale ma emotivamente infinito nel tempo e nello spazio perché memore di fatti e accadimenti inerenti la memoria, personale e collettiva, quindi evocativo di luoghi apparentemente reali ma realmente onirici.

Il tipoide è termine col quale individuo e immagino il rapporto natura – struttura, quindi esiste quale elemento di riferimento architettonico all’interno, o nel contesto, di quel fatto che  ho definito “paesaggio”, quale “ambiente”, “area”, “spazio”, “confine” che ne determina i limiti fisici della rappresentazione ma non quelli evocativi della suggestione.

Le immagini prodotte sono tavole di progettazione di un io ideale che si espande nel colore dell’idea soggettiva. La nostalgia di un paesaggio interiore manifestato attraverso l’abreazione di ansie, paure, emozioni, ricordi, pensieri elaborati attraverso un gesto casualmente controllato perché sempre mobile e precario: unica certezza è l’elemento in se, il tipoide, anche se mobile nel paesaggio.

 

 

Acrilici su stampa digitale e vernice specchiante su vetro.

cm 40 x 60,  2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                                            cm 30 x 51

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                                             cm 30 x 51

 

 

 

 

 

 

 

 

      cm 40 x 60

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 43 x 61

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 42 x 61

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 45 x 61

 

 

 

 

 

 

 

cm 40 x 50

 

 

 

 

 

 

cm 61 x 40

 

 

 

 

 

 

 

cm 30 x 20,  Notturno

 

 

 

 

 

 

 

cm 50 x 75

 

 

 

 

 

 

 

cm 30 x 50

 

 

 

 

 

 

 

cm 60 x 80

 

 

 

 

 

 


cm 40 x 60

 

 

 

 

 

 

cm 60 x 80

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 80 x 80

 

 

 

 

 

 

 

 

 


cm 80 x 80

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 50 x 75,  acrilico su forex, 2020

 

 

 

 

 

Acrilici su vetro

 

cm 55 x 53

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 55 x 53

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 55 x 53

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 55 x 52 ,  Genova

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 55 x 52,  Valparaìso 1

 

 

 

 

 

 

 

 

cm 55 x 52, Valparaìso 2

 

 

 

 

Studi per Valparaìso,    cm 30 x 30

 

 

 

 

 

studi per Vina del  Mar   e  Placilla   cm 30 x 40  e 30 x 50

 

 

 

 

 

 

cm 25 x 42

 

 

 

 

 

 

 

cm 30 x 50

 

 

 

 

 

 

cm 30 x 40,  2020

 

 

 

 

 

 

Pucòn, bajo el Volcan, cm 50 x 50

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Villarrica, bajo el Vòlcan,  cm 80 x 50

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Progetto per installazione:  Il Paesaggio dell'Architetto

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